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"Dei tre Colloqui Malatestiani dedicati al tema della periodizzazione letteraria e, più in particolare, al rapporto tra cesure storiche e codici storico-letterari, quello i cui contributi sono raccolti nel volume che il lettore ha tra le mani, "La fine del Rinascimento nelle letterature europee", presenta una peculiarità assente negli altri due, riservati a un'analoga indagine su romanticismo e modernismo. Come il titolo del volume chiaramente suggerisce, il codice storico-letterario che costituisce l'oggetto di studio e di riflessione degli scritti che vi sono raccolti, invece di essere denominato direttamente, risulta alluso in relazione a quel codice che lo aveva preceduto e che, nel frattempo, avendo realizzato - per così dire - la sua piena e completa manifestazione, era andato esaurendo le sue potenzialità, sino a fare spazio a una letteratura completamente nuova, contrassegnata da un originale insieme di forme e di temi, coerentemente strutturato. e consegue inevitabilmente che la determinazione di quanto avviene nelle letterature europee dopo la stagione rinascimentale, dipende da ciò che s'intende per Rinascimento. Ora, però, quel che succede è che la categoria storiografica di Rinascimento copre fenomeni culturali assai diversi, ma, anche a voler circoscrivere la sua applicazione alla sola produzione letteraria, è qualcosa di estremamente mutevole dal punto di vista cronologico e, di conseguenza, da quello concettuale." (Dall'Introduzione)